Sabato 4 aprile e domenica 5 aprile abbiamo sperimentato due matrici di Social Dreaming via Skype. Erano presenti una ventina di sognatori. Di seguito i sogni condivisi.

I MATRICE  (sabato 4 aprile 2020)

-mi sono svegliata al mattino, in un mercato messicano, con tanti venditori e ce n’era uno con un grande cesto di yuta, pieno di frutta tropicale, e tanta gente in attesa, prima di me. Quando arriva il mio turno il messicano apre il cesto, che non appariva più cosi pieno, e c’era un frutto tipo un mango, un mango colorato, tra il rosso e l’arancione. Mi ha lasciata sorpresa.

-ho sognato che mio figlio mi prendeva per mano mi diceva: <<vieni mamma che ti porto in un posto che ti piacerà>>. Mi son trovata in una specie di grotta, c’era un lago sotterraneo; mio figlio mi rassicurava, dicendomi: <<Non c’è pericolo, qui il virus non arriva, puoi fare il bagno, ti piacerà>>. L’acqua di questo lago era pulita ed era pure tiepida, piacevole. Però sono uscita con una sensazione di qualcosa di appiccicoso addosso, come se l’acqua invece di essere pulita, fosse sporca. Vedevo intorno a me persone che non conoscevo, ma le distinguevo, provavo disagio. E mi sono svegliata con questa sensazione, l ’ho sentita come una forzatura.

-ho sognato un grande tavolo pieno di dolci, torte e panini, fuori scorgevo le montagne. Mi offrivano dolci e poi vedevo le mie mani che facevano l’impasto per fare il pane.

-sogno di essere a scuola, una scuola molto moderna, devo fare lezioni legate all’alimentazione. Mi sento in difficoltà, ho il timore di una collega e nel sogno mi sento male, sento che non ce la faccio, sento che sta per arrivare…

-ho sognato di essere in macchina su una strada deserta con tre persone, il guidatore e chi era vicino a lui m’incutevano un certo disagio, dietro, invece, c’era una persona gentile e disponibile. Poi la scena è cambiata, mi sono trovata nel bar di un aeroporto e la persona in auto vicino a me diventa meno gentile, comincia ad essere violento.

-sogno il mare, è molto bello; l’altra notte ho sognato un mare bellissimo, ma c’era qualcosa di strano,  come se fosse deturpato. Ho pensato: << no, è troppo doloroso per quanto è bello>>. E quindi non ho fatto il bagno.

-ho la mia scatolina con gli anelli d’oro e d’argento che di solito lascio in camera da letto. In questo sogno l’ho portata con me. Siamo in una cittadina, un comune in provincia di Bari e mi accorgo che ho lasciato questa scatolina con gli anelli fuori dalla macchina, e quindi penso di averla persa sicuramente e temo di non ritrovarla più; invece torno alla macchina e la ritrovo. Poi ripartiamo e vado a trovare mia nipote in un posto tranquillo, in campagna, allo stesso modo lascio la scatolina con i miei anelli fuori dalla macchina, ma questa volta non temo che me la rubino; invece torno alla macchina e mi accorgo che questa volta l’hanno rubata e ci resto male.

-ho sognato di riprendere un vassoio con dei dolci dalla mia macchina. Mi stava aspettando un mio amico psichiatra, mi sono accorta di aver lasciato la portiera dell’auto aperta e ho detto al mio amico: <<scusami, devo tornare un attimo alla macchina>>. La raggiungo e mi accorgo che avevo in effetti scaricato la spesa, ma dentro era rimasto il gatto dei miei vicini di casa, che aveva fatto un disastro.

-Sogno sempre di pescare, prima di andare a lavorare, anche se in realtà sono in pensione. Così è stato anche stanotte,  ma in questo sogno mi si erano intrecciate le lenze di varie canne; sono comunque riuscito a sbrogliarle anche se di pesci non ne ho visti.

-ho sognato un collega con cui lavoravo tempo fa e con cui mi trovavo molto bene. Adesso si è spostato in sud Italia. Mi proponeva un lavoro a Trani, io ero molto contenta ma mi sembrava un lavoro troppo impegnativo, pensavo: <<io farei volentieri una brochure>>. E intanto che dicevo non me la sento, ci guardavo dentro quasi fosse una sfera di cristallo e pensavo: <<ma va, quasi quasi io mi butto>>.

-mi è venuto in mente un sogno di tanto tempo fa: il mare era in tempesta, io stavo nuotando e accanto a me c’era una collega, con la quale di solito lavoro molto bene. Era un bel sogno e c’era la volontà di farcela.

-mi chiedono, mentre sono in un vicolo in salita, sono operatori di una televisione qui della zona, di fare una conferenza di arte terapia, dico sì, ma poi mi spavento. Mi dicono che mi manderanno tutto via whattsapp! Mi dico che sono proprio matta, voglio ritelefonare ma non trovo neanche il numero. Dormo e avverto di trovarmi in una situazione di precipizio.

-ho fatto un sogno l’altro giorno, stavo facendo un viaggio strano, forse in Inghilterra. Non lo facevo in aereo come di solito faccio, ma ho preso diversi mezzi, non ricordo quanti, quello che mi ricordo è un pullman poi anche un treno, tutte le persone erano una vicino all’altra, vicine, insieme e senza mascherina. Però la mia preoccupazione maggiore era di non aver fatto il biglietto.

-ho sognato qualche sera fa di essere in un luogo completamente neutro, seduta all’interno di un cerchio perfetto, forse una stanza, a terra a gambe incrociate. Ricordo di aver ascoltato una conversazione inesistente e di essermi svegliata dopo aver pronunciato un pensiero o delle parole che facevano riferimento a valorizzare il senso della meraviglia e questo mi ha sorpresa.

-circa 10 giorni fa ho sognato i fuochi d’artificio su una collina, ero con un mio compagno di liceo. Sapevo soltanto che era il 2021 ed era come se stessimo festeggiando il capodanno a marzo del 2021, ad inizio della primavera. Era tutto molto strano.

-ero sul lungomare, un lungomare che conoscevo, in Liguria o nel Cilento e di fronte al mare c’erano donne che pescavano con la loro lenza; vedevo questa fila di donne di spalle, poi finiva tutta la fila e tutto era buio e io continuavo a camminare e arrivava una persona, un gruppo di ragazzi che mi chiedeva come mai non fossi rimasta alla gara di pesca e io andavo avanti perché non mi interessava la gara di pesca delle donne. Proseguendo trovavo un gruppo di donne dove stavano proiettando un film. C’era una donna post femminista intellettuale, che non mi piaceva per niente e sono rimasta lì passiva e non ho visto nemmeno il film.

-mi viene in mente il filmato, che sta circolando in questi giorni, di un capriolo che corre lungo il mare.

-immagini di autostrade aperte, senza pagamento, dove si vedono solo mucche.

-un sogno di pochi giorni fa: sono sdraiato sul divano in sala e sento i cani che abbaiano, guardo fuori dalla finestra e vedo un bambino piuttosto magro e piccolo che corre in giardino. Mi alzo e corro fuori, non vedo nessuno ma scopro qualcosa di strano, un’atmosfera diversa dal solito. Abbasso gli occhi a guardare il telefono cellulare dove appare un messaggio che dice che sta per arrivare un’onda gigantesca che coprirà tutta la zona ma che non c’è niente da fare. Torno in casa, salgo le scale e dico a mio figlio che dobbiamo fare qualcosa, allontanarci subito ma lui mi risponde:<< no, non dobbiamo fare niente, stiamo fermi qui>>.

-nel mio sogno, poco chiaro e confuso, ero molto indaffarata ad entrare ed uscire da un laboratorio per esami medici.

-mio marito mi mostrava una garza che era piena di sangue. Io gliene chiedevo il motivo e lui mi rispondeva: <<ma sai che tu ieri hai continuato a sternutire…>>.

-ho sognato due conigli, uno bianco, bello ben messo, un bel batuffolo di coniglio bianco e a fianco uno di colore indistinto, vicino ad una chiazzetta di sangue che stava leccando.

-Un’amica ucraina ha sognato che parlava col presidente Ucraino e lo avrebbe convinto che avrebbe aumentato lo stipendio ai medici.

 

II MATRICE  (domenica 5 aprile 2020)

-stanotte ero caccia di ippopotami in motoscafo con altri cacciatori. Erano più motoscafi con tre cacciatori per motoscafo, lungo i canali del Nilo infestati da ippopotami. Ero un sedicenne e ho preteso di uscire con gli adulti, a me avevano dato un fucilino piccolo, un calibro 22. Io volevo un fucile come gli altri e me ne hanno dato uno da caccia grossa, un calibro 72. Non ho preso nessun ippopotamo. Poi il motoscafo si è andato ad arenare nel fango ed è stato necessario scendere, rischiando, perché gli ippopotami sono cattivi, per rimetterlo in moto. È finita la stagione della caccia e non mi è rimasto che smontarlo.

-ho sognato di essere in una situazione molto confusa, si diceva che ci sarebbe stata una festa, c’era un’unica stanza dove tanta gente entrava per vestirsi, per scegliere l’abito. C’era sempre qualcuno che entrava prima di me, poi finalmente sono riuscita ad entrare e ho rimediato qualcosa, ma niente di che, una gonna e una camicia, così alla buona e quindi sono andata alla festa, ho notato che al ristorante non c’era tanta gente e le persone, specialmente le donne, erano truccate e paonazze. Poi mi sono ritrovata di nuovo a casa mia e ho visto che qualcuno si era arrampicato fin su alla mia finestra e bussava ai vetri. Io mi chiedevo come avesse fatto a salire perché è una finestra molto alta, allora ho aperto questa finestra e cercavo di tirarlo dentro, ma non ce la facevo, non avevo la forza, poi qualcuno da dietro di lui l’ha spinto e me lo sono trovato per terra davanti ai miei piedi e mi sono svegliata.

-stanotte io ho sognato di essere in una specie di campeggio, si potrebbe dire, dove ogni stanza era costituita da aule di scuola mezze diroccate, come se cadessero a pezzi e ricordo che tutte queste aule erano su una strada fangosa, come in mezzo ad una foresta ed era tutto molto strano, passavano continuamente degli autobus tutti sporchi, non si capiva bene.

-un sogno di fine anno scorso: parto per una vacanza con un’amica, Simona; andiamo verso la montagna, ma di fronte all’hotel che avevamo prenotato, c’è una vista mozzafiato ed è incredibile che ci sia questo mare caraibico con persone che fanno il bagno. Mi chiedo se l’acqua fosse fredda, poi, immergendomi, scopro che l’acqua è calda. Faccio diverse foto perché quello che vedo è di una rara bellezza. Non sono sicura, ma in quel luogo sembra debba fare qualcosa, devo organizzare qualcosa con un uomo che assomiglia a Luigino Bruni, un economista che ho conosciuto e che ritorna in questo sogno.  Con questa amica raggiungiamo a nuoto la spiaggia di fronte ma il bagnino, un ragazzo giovane, ci dice che non possiamo stare lì, ci sono state competizioni sportive e ce ne dobbiamo andare, sono dispiaciuta di questa cosa e torno in hotel. Devo salutare il relatore, che inizialmente non stimo molto, non c’è nessun interesse per lui, neanche sessuale, poi lo rivedo e mi piace, penso che potrei abbandonarmi a quell’eccitazione che sento, lui deve prendere i bagagli, mi sembra che abbiamo pranzato insieme, andiamo in camera, la trovo con mobili vecchi, così accozzati uno all’altro, senza nessuno stile e nessun gusto, mi dispiace, penso alla poca serietà di chi gestisce l’hotel a far pagare tanto con delle camere del genere. Non so cosa dire, non so se devo pagare io o qualcun altro, ma non me ne preoccupo, lui prende i bagagli, ci avviamo verso l’ascensore, lui dimentica qualcosa e deve tornare a prenderla, ci ritroviamo in una sala, ci diciamo parole gentili e lui dallo zaino tira fuori un regalo per me, un bel portafoto in peltro, ovale…

-sono dentro alla macchina con mio padre, che è deceduto da qualche anno, lo stringo forte, lui non era una persona che voleva essere toccata, lo stringo forte e gli dico: <<papa ti amo>>. Lui mi abbraccia e vedo che da una narice scende una goccia di sangue, lui tocca la narice e si spaventa, si imbarazza.

– Mi trovo in macchina con la bara di mio padre, che in realtà è morto quasi 50 anni fa, con a fianco mia madre che è più giovane di quanto sia adesso e in buone condizioni di salute, mentre in realtà è in casa di riposo con una forma avanzata di demenza: Io dico che dobbiamo portare a mio padre al cimitero, ma lei mi risponde seccamente che non è possibile farlo e allora guardo i giornali e vedo che sui giornali non c’è nessun necrologio dedicato a mio padre e allora voglio telefonare ai giornali per farne uno io. Poi mi ricordo che in realtà, nella tomba di famiglia c’è un posto per lui e lì mi sveglio.

-ho sognato di trovarmi nella mia scuola, in una situazione post quarantena, eravamo tutti lì per seguire le lezioni, però dovevamo metterci mascherine, guanti e rimanere a distanza e andava tutto bene finché ad un certo punto eravamo in classe, con i miei compagni, seguivamo la lezione e scoppia il panico, tutte le persone cominciano a correre dappertutto, non si capisce più niente e ci sono persone che si calpestano per uscire dalla scuola. A questo punto, la mia professoressa con la quale non sono mai andata d’accordo, prende per mano me e una mia carissima amica e ci porta fuori dalla scuola al sicuro.

-Stanotte ho sognato un momento di separazione con due amici che se ne andavano sul mare, io ero o sulla terra ferma o sul traghetto e questi due se ne andavano di spalle e poi ad un certo punto si giravano per salutarmi o salutarci, forse ero con qualcun’altra persona. In questo saluto uno teneva una specie di palma, un ramoscello e non capivo se era un saluto oppure una mano che ci diceva di avvicinarci, tipo quando si apre e chiude una mano per indicare ad una persona “vieni verso di me”, però ho preferito ignorare questa supposizione e me ne sono andata e sono salita su un autobus. Il mare era molto piatto tipo un lago e le due persone che andavano via e salutavano sembrava camminassero sulle acque.

-stanotte ho fatto un brutto sogno, ho sognato che qualcuno mi diceva, lo vedevo, ma non so chi fosse, che mio figlio era finito in un fabbricato vicino che stavano costruendo, ed era finito dentro un impasto di calce. Io sono andata a vedere e ho visto alcuni operai che lavoravano e che cercavano di tirarlo fuori. Io non lo vedevo proprio, sapevo che era la sotto e vedevo due legni grandi che definivano una specie di strada e stavano cercando di togliere questa calce che ancora non si era asciugata, per tirarlo fuori, Io pensavo a che poter fare, mi sentivo impotente, non sapevo cosa fare, io mi trovavo sopra un balconcino che lo guardavo e mi sono detta:<<l’unica soluzione che ho è pregare>>. Mi sono inginocchiata e mi sono messa a pregare.

-qualche giorno fa ho sognato una mia amica che correva, io scendevo da una montagna, ero sudata perché era faticoso scendere. Ho tolto gli abiti che erano troppo bagnati e mi sono messa a fare una pastiera napoletana, che è il mio dolce preferito, perché al ristorante me ne avevano dato un fatta sottilissima e mi sono messa a fare la pastiera perché ero andata in un ristorante e mi avevano data una pastiera che era cosi sottile da essere quasi inconsistente e allora ho deciso di fare questa pastiera. Chiedevo la ricetta della frolla alla mia amica, lei me la ripeteva e io, invece, preparavo il contenuto.

– io ho sentito l’ombra del mio ex, l’ho sentita come se fosse un dolore, come se fosse una fitta, mi dice non ti preoccupare, mi dispiace, sei stata, licenziata ma non ti preoccupare, se abbiamo litigato non importa, ti aiuterò io.

-ho sognato mio marito che indossava dei bellissimi pantaloni bianchi a zampa ed una camicia azzurra, lui era più alto, più slanciato e molto giovane ed ho pensato che il modo di vestire degli anni ‘70 era bellissimo.

-sono con alcune compagne delle scuole superiori, fra queste ne ricordo due in particolare. Il clima è di festa, prendiamo l’auto per andare verso un ingrosso di abbigliamento e mi sembra ci siano sfilate o che noi, sfiliamo. Poi si fa ora di pranzare, siamo tutte sedute ad un tavolo tondo, c’è anche la direttrice, che è seduta vicino a me, io sono un po’ così, un po’ comoda, un po’ stravaccata sulla sedia ed indosso una maglia scura, ampia che mi evidenzia la pancia, lei me la sistema affinché non si veda. C’è il problema dell’acqua che scarseggia, ci sono poche bottiglie e io verso l’acqua, quasi di nascosto, da una bottiglia che in realtà non avrei potuto usare.

-io sogno dei ladri che entrano in casa mia. Abito al pian terreno e sono molto aggressivi e mio padre, morto anni fa, mette in corridoio degli ostacoli per frenarli poi io e mio padre ci diamo da fare e riusciamo a scacciarli.

-io chiedevo alla mia referente in azienda, in modo aggressivo, perché mi avesse fatto licenziare. E lei mi rispondeva perché sei andata a letto con Ibrahim. Allora io mi sono sentita questa accusa addosso perché io non ero andata a letto con Ibrahim, perché io non conoscevo nessun Ibrahim. E l’ho strozzata, mi vedo ancora queste mani intorno al collo di questa donna. L’ho sentita che moriva, poi ho visto la sua bara, c’era un nome scritto, ma non era il suo nome.

-mi fa venire in mente la celebre poesia di Ungaretti “In memoria”, nella quale il poeta rievoca la figura dell’amico Mohamed Sceab, suicida senza patria e di cui lui solo forse conserva il ricordo.

-mi viene in mente un vecchio sogno, avevo ai tempi una vecchia Mini Minor verde, questa mini era in una strada un po’ in discesa, io ero fuori dalla macchina e questa comincia a scendere e finisce in un laghetto trasparentissimo, io resto preoccupata ma affascinata dall’effetto che fa la Mini Minor in questa acqua cristallina.

– sogno la morte realmente avvenuta di un amico carissimo, ed avevo vent’anni, lo vedo morto in un torrente assolutamente impetuoso e tutto raccolto in una posizione fetale. Penso, non è possibile, non è una cosa accettabile, poi rivedo lui morto in un’acqua cristallina e calma e dico è sempre una cosa impossibile, ma così si può accettare.

Mi riporta al ricordo che poco prima di morire si è messo in posizione fetale a succhiare il pollice. Era tornato nel grembo materno.

– anch’io ho un ricordo. Andavo spesso a trovare mio padre che stava male, c’era una badante rumena che gli faceva torte immense. La badante mi ha rimandato a Milano ma appena arrivata a casa mia mi ha telefonato dicendomi che mio padre era morto. Mi sono arrabbiata con la badante ma avrei potuto rimanere lo stesso con lui. Ho il ricordo di non esserci stata.

– mi è capitato dopo un sogno emozionante di vedere la persona nella sua stanza che si avvicinava con la sua camicia da notte.

– ho un’associazione con il silenzio (durante la matrice ci sono stati alcuni minuti di silenzio) che ho avvertito come altri molto tranquillo. L’ho associato ai tre minuti di silenzio che c’è stato in Cina.

-associazione col sogno della matrice di ieri sul marzo 2021. Ho pensato quanto sia importante vedere un futuro, per quanto lontano sia.

-volevo portarvi due frammenti di sogni. Ieri si parlava di modi diversi di viaggiare, di spostarsi: dovevo fare delle commissioni in un borgo attaccato alla mia città però diverso da quello che è realmente e mi ricordo che, per tornare a casa, prendevo una carrozza trainata da cavalli , come se fosse un taxi, c’erano altre persone su questa carrozza, tutti lo vedevano in un modo normale, come se fosse uno dei vari mezzi di trasporto abituali ma me sembrava un po’ strano, però ho preso anche io questa carrozza per tornare a casa con i miei pacchettini.

– il secondo sogno: questa notte ero in un contesto sociale, con tanta gente, mi avvicinavo a una persona per salutarla con baci e abbracci, come nel mio modo solito ed abituale, però venivo allontanata da lei e ci rimanevo malissimo, non capivo perché mi stesse allontanando.

-il sogno della Mini mi fa tornare in mente un mio sogno: ero in un lago su una barca ed ero stupita che anche le altre barche fossero ferme: Avrei voluto anche muovermi ma ero perplessa, era una massa d’acqua circoscritta. Erano barche a vela.

-a proposito di silenzi, mi è venuta in mente la notte in cui è morta mia madre. Mi hanno chiamato alle 2, forse alle 3 di notte dalla struttura dov’era ed era già morta, sono rimasta là per ore. Mi sono trovata a pensare davanti a lei senza alcuna costrizione, tutto era diventato semplice.

-l’associo con la telefonata fatta qualche giorno fa a mia madre, ospite di una casa di riposo. Cercavo inutilmente di spiegarle perché non potevo e non potrò andare a trovarla. Si è arrabbiata dicendo che le davo pretesti assurdi e ha interrotto la comunicazione.

-il dolore più grande è stata la morte di mia nonna.

– Ricordo che ero in terza elementare, mia nonna ha detto che era morta una mia amica. Ho sentito la partecipazione sia della mie compagne che di mia nonna.

-ho sognato il luglio dell’estate che deve ancora arrivare, non c’era più la restrizione ad uscire, io sono andata a fare una passeggiata nel centro di Milano, c’era un silenzio, non c’era nessuno, eppure si poteva uscire. Questa passeggiata mi piaceva molto, ho notato anche che mi piacevano i cestini della spazzatura, poi ero vestita con un vestito di lino bianco con una borsa di stoffa a tracolla, entro in una libreria, anche lì non c’era nessuno però la libreria era aperta, prendo alcuni libri, non li metto nella borsa, ma tolgo le frasi dai libri e le metto nella borsa e noto che queste frasi erano fatte di ferro. Ogni tanto controllo se nella borsa c’è posto per queste frasi ma c’è sempre posto, io prendo questi libri dagli scaffali e ne metto le frasi nella borsa. Era una sensazione molto bella.

-devo andare all’aeroporto per partire, non so per dove e al gate mi accorgo di essere in camicia da notte. Al gate mi invitano a farmi una doccia, allora entro in un gabinetto chimico e mi lavo.

-il figlio di una mia amica è morto per coronavirus, si è suicidata. Mi ha colpito tantissimo, un periodo in cui l’altro, quando usciamo, è percepito come nemico.

-il silenzio per me è una punizione. Quando ho perso la mia bambina ed ero giovane, mi sono strappato il braccialetto e in quel momento mi hanno chiamato dalla patologia neonatale del Gaslini, per dirmi che non ce l’aveva fatta. Pagherei oro per sognarla.

-un sogno che facevo ripetutamente era che avevo dimenticato mia figlia piccola, da qualche parte, avevo dimenticato di averle dato da mangiare, mi chiamava ed io non c’ero…

-nel sogno mi trovo nella strada in cui vivevo da bambina e quella casa, in cui io ero bambina, era abitata da una signora che aveva tanti gatti, a me piaceva andare a trovarla. Questa casa ha una parete trasparente e con la coda dell’occhio vedo che ci sono due persone che conosco che lavorano nell’informatica, dietro di me, so che stanno guardando, ma io non mi giro per salutarli, mi piace che loro osservino questa scena familiare, c’è anche una mia cara cugina, che è stanca e vuole andare a dormire sul divano che è da preparare. Ad un certo punto i due esperti di informatica mi salutano, uno in particolare, il più anziano, ha proprio entusiasmo nel vedermi, mi parla dei suoi moduli di formazione sull’educazione digitale e mi dice che gli manca proprio il modulo che potrei fare io, sulle relazioni umane, sono molto felice per questo riconoscimento. Non riusciamo poi a parlarne in modo compiuto, ma fra me e me penso sia una grande cosa, un buon inizio, sono gli altri a chiedermi di collaborare senza che sia sempre io a propormi.

-mi ha fatto venire in mente una foto che circola su what’s up: due galline e un labrador nero che guardano dentro casa e chiedono: <<come va, serve qualcosa?>>.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ringrazio Gabriele Giorgetti per la collaborazione nella trascrizione dei sogni


1 commento

lucia papaleo · aprile 11, 2020 alle 8:40 pm

mi chiedo se anche la trascrizione dei sogni, non sia un altro sogno ancora

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