19 marzo 2023 SOCIAL DREAMING PRESSO LA CASA CIRCONDARIALE DI MANTOVA
(sotto l’egida di Mantova Poesia, rappresentata da Lucia Papaleo e Luigi Caracciolo)
Il social dreaming è stato scoperto dal socio-analista Gordon Lawrence, che raccoglie i sogni della guerra, scopre che molte persone avevano sognato quello che poi sarebbe successo, perché i sogni oltre che raccogliere dal quotidiano ci danno indicazioni sul futuro.
Come la poesia che anticipa qualcosa che accadrà.
Giancarlo Stoccoro, che conduce l’incontro, ha fatto anche esperienze di SD in Ucraina (nel 2012 e 2013), dove dai sogni è emerso che l’inconscio dei sognatori era più avanti della realtà.
Il sogno è una grande risorsa, non solo per l’individuo ma anche per la collettività.
Per Freud è la via regia per l’inconscio, ma rimane nel chiuso della stanza della terapia.
Gordon Lawrence costruisce un dispositivo per il SD, immagina un grande contenitore che è la “matrice”, un luogo dove può nascere e crescere un pensiero nuovo, in questo senso non è soltanto un contenitore ma è un processo, un’esperienza che produrrà cose nuove, partendo dai punti di contatto con altri sogni. Matrice fa riferimento al concetto di madre, di contenitore materno, utero, serve anche a sottolineare che al centro c’è il sogno e non i sognatori.
Parafrasando Bion, Gordon Lawrence dice che i sogni sono in attesa di un sognatore.
Lucia Papaleo
Si inizia.
Prima matrice (durata 50 minuti)
Il compito è trasformare il pensiero dei sogni attraverso le libere associazioni, così da creare legami e trovare connessioni per liberare pensieri nuovi e nuovi modi di pensare.
I partecipanti raccontano i loro sogni, associando liberamente altri sogni, sotto la regia dell’host, colui che ospita la matrice e ne è garante.
Host: qual è il primo sogno? (cioè chi è il primo che vuole raccontare?)
1) Di notte sogno sempre che mi sono costruito una casa che conosco bene bene e c’è uno sgabuzzino al secondo piano che si chiude a chiave e io metto dei sacchi e scatole, dove io chiudo i ricordi e le cose che faccio male, ogni ricordo ha un colore. Tante volte mi sono svegliato perché qualche scatola era piena, o aperta e li rimettevo a posto, avevo paura che qualcuno mi rinfacciasse quello che ho nascosto. Per me era come reale, che io so cosa faccio lì dentro e so dove mi trovo. Quando mi sveglio so che non abito là ma tutti hanno il loro posto.
2) Ho sognato che ho camminato nel deserto, entro nel suo silenzio, tutto tace e io sono stanco e crollo, sento caldo, mi siedo davanti a un lento fuoco di solitudine, ho fame, sete… vorrei trovare il mio cammino, mi inchino al passato e vado avanti col presente.
3) Sogno spesso di cercare mio figlio che ora è 13enne, ma nel sogno è piccolo, io non riesco a raggiungerlo, poi arriva papà, che da 26 anni non c’è più, mi prende in braccio, mi consola e mi ridà mio figlio.
4) Da quando sono qui faccio tanti sogni, di continuare a cambiare case, fare traslochi, case sempre grandi, sempre belle ma mai finite. Un altro sogno da quando sono in carcere è di sognare spesso il carcere diverso da questo, con tanti negozi all’interno, con tanti labirinti. A volte cerco mio marito che c’è e io non riesco a raggiungerlo. Intorno al carcere c’è il mare.
5)Vorrei essere così, pietra, tempesta, battito, ragione e anima, radice folle… ho sognato un uomo di un altro pianeta, vorrei essere così…
6) Spesso sogno che mi chiamano. Sogno di trovare tutti i cancelli aperti e vado come per scappare e trovo che alla fine c’è l’assistente che mi riporta indietro.
7) Sogno spesso di guidare, guido, guido molto forte, riesco sempre ad arrivare alla meta, però poi mi compaiono tante immagini, penso che quel campo di fiori lo attraverserò ma non è un campo di fiori perché ci sono cose negative, scale che faccio ma mai in salita, anche se so che la salita è una cosa difficile.
8) Sogno ancora, anche se non ho più mio marito, che lui mi tradisce e spesso, quando c’era,mi svegliavo piangendo e lui mi prendeva in giro. Però è un sogno che faccio tuttora, il tradimento…
9) Il mio primo sogno si ricollega a un paio già sentiti. Case, mare, e difficoltà di raggiungere il mare uscendo da casa, non angosciante ma impiego molto tempo, un tempo eccessivamente lungo, a raggiungere il mare che vedo vicino. Ma senza angoscia o ansia.
10) Anch’io sogno di fare delle cose con molta difficoltà. Telefonare, non riuscire a comporre un numero di telefono o vestirmi, non riesco a spicciarmi, a mettere i pantaloni, a chiamare soccorso
11) Io sogno di vincere il superenalotto e andarmene al mio paese
12) Mi si aprono questi cancelli e non vedo più le brande per uscire da questo posto maledetto. Questo sarebbe il mio sogno.
13) Sogno spesso di cadere, di cadere nel vuoto.
14) Sogno spesso gli animali, specialmente il mio cane, forse perché anche lui è in gabbia e corre verso di me e giochiamo, lui però non ha gli occhi chiari, ma scuri come se fosse triste.
15) Sogno quelli che non sono in vita, a cui parlo, li porto con me in quelle casette dove li nascondo, forse li nascondo lì per non sognarli e loro poverini si fidano e vengono con me e a me dispiace.
16) Mi è capitato di sognare più volte mia nonna, morta da 10 anni, e ogni volta mi dava una cosa diversa: la prima volta un bicchiere d’acqua, la seconda dei soldi in contanti, la terza non mi ricordo…
17) Sogno i momenti di quotidianità, spesso sono con le mie figlie, quando andavamo per i compleanni ad esempio, quando andavamo in un’osteria e c’era un palazzo bianco con dell’edera, e ogni anno facevo una sorpresa ad esempio un gelato al cioccolato, e lì parlavamo di quello che sarebbe stata la nostra casa del futuro, la mia casa, la loro casa, gliel’ho descritta, casa con libreria, pareti bianche, un tavolo in legno al centro, e la parte tecnologica, TV, play station, stereo, perché con le mie figlie abbiamo condiviso sempre la musica, ballavamo, ci divertivamo, così come quando siamo andati in giro di notte a vedere le partite della Fiorentina, io ero il super papà più bello , il super eroe che le proteggeva. Mi ricordo i dialoghi, mia figlia mi diceva “Papà non lascerai mai la mia mano”, e rispondevo “No, anzi le terrò strette finché tu vorrai”. Ecco sogno queste quotidianità, che probabilmente mi mancano, con le mie figlie.
18) A me capita di non riuscire a raccontare i sogni che ho fatto, vedo i particolari ma non riesco a raccontarli.
19) Sono come un immenso battito, voce che si sfoga, mi manca, cerca un verbo, ho sognato la mia anima sotto la luna, sogno meraviglioso, ora non sono più immortale…
20) Ho sognato anch’io di guidare in autostrada velocemente e mi chiedo com’è possibile che io guidi così velocemente visto che ho paura.
-L’host invita a provare ad aprire le scatole del primo sogno, di non aver paura di raccontare anche le cose che non si possono dire.
21) Ho sognato di baciare e abbracciare una donna, di cercare affetto nel sogno, mi sono svegliato che baciavo il cuscino.
22) Anch’io ho sognato di innamorarmi perdutamente di una persona mai vista, completamente sconosciuta, però ero sposata, un sogno che mi è piaciuto moltissimo, alcune volte ci penso ancora. Camminavamo per la strada mano nella mano, ci amavamo già, però non ci conoscevamo.
23) Tutti abbiamo fatto sogni così, sogni un po’ erotici, o li raccontiamo fino in fondo o non li raccontiamo: stare insieme a una persona, coccolarsi…
24) Sogniamo di tutto quello che viviamo durante il giorno, stavo pensando alla mia famiglia poi mi sono addormentato, abbracciavo mia moglie, mi svegliavo e non c’era, come mai sogno questo?
25) Sogno e poi non mi ricordo più. Lo vivo fino in fondo, mi sveglio ma voglio finire questo sogno. Non ho chiuso le porte a chiave e sogno queste persone, ma non voglio ricordarle.
26) Sogno di vivere sano il più a lungo possibile
27) Sogni diversi, una serie di punti, puntini, puntini, puntini, che mi dicevano stai a casa e sono andato…
28) Le porte aperte per uscire mi fanno pensare a un sogno di un sognatore che era su un tappeto volante che cercava di superare il muro di cinta ma cadeva, non riusciva ad elevarsi per superare il muro.
29) Mi torna il mente il sogno di una poetessa durante il social dreaming associato al film su Milo De Angelis: si era addormentata durante la matrice, poi, svegliatasi, ha raccontato di aver sognato Milo De Angelis (presente ance lui in sala) che si alzava in volo e volava con tutta la sua mole sulla città.
30) Faccio sempre sogni molto creativi, ricchi di particolari, panorami bellissimi che non ho mai visto, mi vengono molte parole che da sveglio non so, ma nel sogno sì, ad esempio qualche razza di cane che non so e nel sogno lo so.
Forse ascolto e immagazzino e poi nel sogno salta fuori.
Da sempre sono una gran sognatrice e assolutamente lontana dalla realtà. Anzi è il contrario, penso Vuoi vedere che è più sogno che realtà?
31) Anch’io sogno che scappo da una persona, ma corro, le mie gambe però non reggono, cado, inciampo, alcune volte mi giro, tiro i pugni e questi pugni sono aria, e questa persona mi ride in faccia, io picchio picchio ma niente. Mi sveglio, vorrei sognare un’altra cosa e invece sogno la stessa cosa.
32) Prendo a pugni la sbarra e mi sveglio che mi fa male la mano
33) Ho sognato che salgo una scala alta e poi cado, mi aspetto di sbattere e non arriva la botta, non arriva mai il fondo, vado a vuoto.
34) Faccio sogni che sembrano reali, ho sognato una via per andare a casa mia, eravamo in un pullman vestiti uguali per andare al lavoro. A un tratto ci ferma la polizia ma io vado avanti e mia sorella pure mi ferma e mi dice frena frena frena, ma non sono io che guido, è lei a farlo.
35) Raramente faccio sogni belli, sempre sogni brutti e quando faccio sogni belli non me li ricordo, mi ricordo che ho fatto qualche sogno bello e allora mi alzo tranquillo, se è brutto mi alzo arrabbiato.
36) Riguardo al sogno di andare o non riuscire a muoversi, mi è capitato di persone che sognano di volare, alzarsi da terra anche solo di pochi centimetri e anche a me capita…
37) Anche a me è successo di sognare che se trattenevo il respiro mi alzavo lo stesso.
38) Un sogno che mi sembrava reale. Mi hanno chiamato le guardie per dirmi che ero libero, ho fatto le valigie, sono uscito, sono andato a casa, poi mi sono svegliato ed ero qua.
39) Ero a lavorare, mi dicono andiamo a mangiare, poi mi sveglio e sono in galera.
40) Ho sognato la casa dell’infanzia, di quando ero piccolo, coi miei zii che sono morti ma nel sogno è tutto normale, i nonni cucinano, gli zii sono li, è un giorno normale, dico che devo andare a casa dove mi aspettano mamma e papà, vado e sono in carcere.
41) Mi sono sognato di svegliarmi a casa.
42) A me capita che mi metto a letto e penso di essere nel letto matrimoniale, nel letto mio, e invece no.
43) Sognavo di essere in un letto matrimoniale, mi sono girata per abbracciare mio marito ma non c’era nessuno e sono caduta
Seconda matrice (durata 50 minuti)
Host: Il compito è lo stesso, vi chiedo di raccontare i sogni della notte, associando liberamente, cioè tutto ciò che vi viene in mente ascoltando i sogni degli altri, così da creare legami e trovare connessioni per liberare pensieri nuovi e nuovi modi di pensare.
1) Sogno l’apertura dei cancelli, ma arrivati all’ultimo si spezza la chiave della guardia e sono costretto a rimanere qua.
2) Sogno di camminare in mezzo a una lunga strada, di entrare in un campo pieno di patate, cammino cammino e arrivo al traguardo.
3) Sogno spesso di essere in questo carcere che non è questo carcere ma è come un centro commerciale, io ci sto bene e non ho il desiderio di uscire.
4) Io pure sogno di essere in un centro commerciale, ma scappo, riesco a fuggire.
5) sogno spesso (mi è stato ricordato da un altro sogno) situazioni reali, incontro mio papà che non c’è più, a volte ho la consapevolezza che è morto e gli chiedo com’è questa storia che riusciamo a parlare. I miei sogni sono sempre a colori.
6) io sogno mio papà però non mi parla mai, mi indica una soluzione per uscire.
7) Io sogno di familiari che non ci sono più, poi parliamo, situazioni normali come se fossero vivi e io sono un ragazzo con loro.
8 Io pure sogno morti, sono con mio papà che è davanti a un bar, che è strano che è davanti al bar, e mi invitava a bere, un giorno l’ho visto sobrio mi è sembrato strano.
9) Io sogno di godermi la vita, la vita è bella
10) A proposito dei sogni del centro commerciale, di chi vuole uscire e chi no, mi è venuto in mente un sogno di una signora (dopo lo tsunami) che si trovava sull’oceano insieme ad altre persone, arriva lo tsunami e vengono divise, lei si avvicina pericolosamente verso una scogliera dove sarebbe andata a sbattere ma una mano la salva e viene portata in un luogo chiuso, una enclave dove si devono fare cose precise.
Un giorno si trova lei su una scogliera e deve salvare lei una persona, la persona va nella sala chiusa e capisce che ora che è arrivata l’altra lei può andare via, ma non prende la strada del mare ma se ne va via terra, per la strada di casa.
11) Due sogni che si sono avverati: Avevo una gatta che si chiamava Mia, sogno che la mia ragazza mi dice che Mia partorisce due gatti arancioni. Il giorno dopo partorisce Mia due gatti arancioni.
Il secondo sogno, mio nipote piccolino cadeva e si faceva male alla fronte, l’ho raccontato a mia mamma e dopo qualche giorno mio nipote è caduto facendosi male nel posto che ho sognato io.
12) Anche a me è capitato di fare sogni che hanno anticipato la situazione. Ero seduta in un ristorante con i miei ex colleghi di lavoro, dicevano torneremo a lavorare insieme. Dopo qualche tempo da questo sogno mi chiamano per tornare a lavorare con loro.
Un altro sogno che ha anticipato un avvenimento mio personale, sogno una cosa che anticipa avvenimenti di 4/5 mesi dopo.
Mi è capitato di sognare un luogo che non conoscevo dove stavo facendo la spesa che mi ricordava le strade dove avevo abitato in Brasile per qualche tempo. Dopo qualche tempo mi sono trasferita perché dovevo fare dei lavori alla casa e sono andata in un’altra casa, dove ho trovato i luoghi che avevo sognato.
13) Ho sognato di uscire e non vedere sempre queste 4 mura che ci rinchiudono e non vediamo la libertà da molto tempo, capisci che vedere le stesse facce e parlare delle stesse cose capisci tante cose. Sogno di veder crescere i miei figli e fare una vita tranquilla.
14) Ho sognato di detenuti, ad esempio uno, che era un grande imprenditore, e facevamo un meeting e parlavamo di cambiamenti tecnologici, persone che sono qua ma avevano altri ruoli.
15) anch’io ho sognato qualcuno qua interno, con cui mi recavo in metropolitana a Milano e poi andavamo in un appartamento con le borse della spesa. Quello che succedeva nell’appartamento non si può dire.
-Host: mi tornano in mente ancora le scatole chiuse, i sogni da tenere nascosti ma anche la possibilità di uscire trasformati a fare cose diverse con persone incontrate qui.
16) Anch’io ho sognato qualcuno con cui uscire, in una piazza piena di fiori.
17) Sogno che stavo cucinando, avevo preso tutto verde, insalate, carote, e dovevo preparare vegetariano per persone non vegetariane, preparavo tutto e aspettavo per fargli male, loro non erano vegetariani e volevo fargli male.
18) faccio sogni surreali.
19) Tanti dicono che volano nei sogni, io mai, sempre tori che mi rincorrono ma mai volo, sempre mi beccano…
20) Io spesso e volentieri mi risveglio piangendo, disperata. Mi sveglio e vedo dove sono. Sogno di mostri che ho nella testa, si amplificano. Ho sempre una griglia davanti.
21) Sogno cose brutte.
22) Sogno di avere fame e di non avere cibo, mi portano cose brutte.
23) Sogno spesso di uscire di casa e di essere senza scarpe.
24) o gli indumenti
25) no, io gli indumenti li ho, non ho i soldi, mi capita di voler chiamare qualcuno ma nessuno mi sente.
26) anche a me una volta mi è capitato di svegliarmi nudo con le mani in tasca.
27) Anch’io sogno di uscire in pigiama oppure di chiamare qualcuno che non mi vede neanche
28) io parlo molto nel sogno, mi dicono.
29) io nel sogno parlo nella mia lingua.
30) Un giorno eravamo in 12 in cella, eravamo nelle brande a parlare, mentre parlavamo io mi sono addormentato, ma loro non lo sapevano e parlavano con me e io rispondevo. La mattina dopo mi hanno detto che parlavo ma non si capiva niente.
31) una partecipante mimando racconta che sogna (o è la sua compagna di cella che sogna?) che la sua compagna le chiede di prendere un coniglio invisibile, lei lo prende e glielo porta, ma lei lo respinge e le dice di metterlo nel cappello, lei lo fa ma poi la compagna le dice di prendere l’altro coniglio, poi un altro poi un altro, quando vede che sono troppi uno glielo porta e la compagna lo accetta e inizia ad accarezzarlo.
32) Mi sono svegliato alle 6 per pregare; nel sonno c’era un bambino che diceva “ci stanno aspettando”, e io rispondevo “tra un po’ andiamo”.
(si sovrappongono nel raccontare sogni o casi di sonnambulismo dentro il carcere, ridono)
33) Ho sognato parecchie volte che ero chiuso in una stanza tipo cella, entravano persone vestite di nero, mi prendevano a botte.
34) Tante volte mi è capitato di sognare di piangere e mi sveglio con le lacrime agli occhi, col cuscino bagnato di lacrime.
35) Ho sognato che tornavo in volo dalla Russia in Italia, avevano fatto una festa, ho detto no, rimango, mi sono addormentato e mi sono svegliato a Villafranca.
Mi sono detto “Se questo è un sogno…”. Io ho paura di tanti sogni da raccontare, sono sogni chiusi. Ho paura che scappa qualcuno.
36) Ogni tanto sogno di correre, scappo da qualcuno, qualcuno che non riesco a vedere chi è, corro che mi manca il fiato per respirare ma corro.
37) il mio sogno è uscire di qua e non entrarci più
(“è un desiderio quello” gli dicono gli altri, “non è un sogno”)
38) Una volta ho sognato che ero a Parigi con una mia amica, eravamo in una stanza, materasso per terra, tanti vestiti, colorati per terra, me li mettevo uno sopra l’altro, sono uscita e ho girato. Era rosa, io odio il rosa, e poi questa strada, faccio fatica a spiegare, è molto complicato, i miei sogni sono sempre molto complicati. Dovevo andare alla posta, ero in galleria, suonavo i campanelli, facevo fatica a scegliere i vestiti, me ne mettevo uno sopra l’altro, alla fine sono riuscita a trovare uno solo, dopo sono uscita dalla stanza, percorrevo una bellissima strada per andare all’ufficio postale. Avevo anche l’indirizzo e il campanello e suonavo…